Ogni tappeto racconta una storia, ma pochi possono vantarne una così affascinante come il tappeto più antico mai trovato intatto.
E’ il tappeto di Pazyryk, scoperto, congelato, in una tomba della steppa siberiana.

Tessuto nel V° secolo A.C. è stato recuperato quasi 2500 anni dopo, quando, nel 1949, una missione archeologica russa guidata da Sergej Rudenko e Mikhail Griaznof che aveva intrapreso gli scavi di cinque Kurgan, ha aperto una tomba a tumulo del periodo sciita scoperte nella valle di Pazyryk, nei monti Altai a sud di Novosibirsk.

Il suo stato di conservazione era eccezionalmente buono, perché per venticinque secoli era rimasto ibernato al riparo di una spesa lastra di ghiaccio.
Il tumolo dove fu ritrovato fu saccheggiato probabilmente dopo la tumulazione delle spoglie del capo a cui era dedicato ma il tappeto non venne asportato. Successivamente, a causa di una infiltrazione di acqua, si formò all’interno del tumulo una spessa lastra di ghiaccio che protesse il tappeto il processo di cristallizzazione e polverizzazione della lana che il contatto con l’aria avrebbe provocato.

Il tappeto di Pazyryk è di rara bellezza e di elevata tecnica esecutiva e ricorda i bassorilievi di Persepolis, in particolare i dettagli del doppio bordo decorato con 28 cavalli e cavalieri, il numero corrisponde al numero di soldati che trasportarono il trono di Xerces a Persepolis. Invece la cornice interna raffigura una fila di alci.
L’area centrale è coperta di fiori stilizzati chiuso dentro dei quadrati, una straordinaria rassomiglianza degli alabastri del palazzo di Assurbanipale, i cui frammentri sono conservati nel British Museum.

Anche se i colori originali del tappeto si sono molto attenuati nel corso dei secoli, rimane la certezza della sua vivace policromia, con una prevalenza di rosso scuro, azzurro, giallo, arancione.

Il tappeto Pazyryk è stato tessuto in lana nella tecnica del doppio nodo simmetrico, il cosiddetto nodo turco (360.000 nodi di tipo turkibaft per metro quadrato) quindi con un pelo piuttosto denso e misura 200×182 cm.

La storia del tappeto di Pazyryk, ora esposto al museo Hermitage di San Pietroburgo, dimostra ancora una volta l’importanza dei tappeti persiani non solo come oggetti d’arredo, ma anche come vere e proprie opere d’arte, dotate di un valore intrinseco oltre che storico e culturale.